Livorno molto più di una città, Livorno è “un’anima” originale, pazza, divertente, romantica. Ogni angolo, ogni monumento, ogni chiesa, ogni edificio o osteria sprigiona un sentimento, una storia, una tradizione o semplicemente… pura vita.
Penso a Livorno… e vedo la suggestiva e romantica Piazza Mascagni che sembra una scacchiera raccolta in una geometria perfetta che si affaccia sul mare, certamente uno dei luoghi più affascinanti di questa città che profuma di salmastro.
Penso a Livorno... e sento il profumo del mare, dei suoi piatti tipici come il gustosissimo Cacciucco, che in molti si divertono a pronunciare strascicando le “ C “, o al sapore forte e deciso del suo Ponce al rumme, storico quello del Bar Civili.
Penso a Livorno… e vedo la sua anima più vera: Venezia! Risalente al seicento, è il quartiere incastonato tra i canali con le barche ormeggiate, in cui pittoreschi scorci e osterie sanno sorprendere nella maniera più verace il visitatore. Proprio “in Venezia” fu fondata la prima sede italiana del PCI, risalente al 1921.
Penso a Livorno… e mi sento accolta dalla Statua dei Quattro Mori, quattro pirati incatenati ai piedi di Ferdinando I ( di cui tutti cercano di vedere i 4 nasi in contemporanea, perché porta fortuna…) che sembrano essere lì a simboleggiare l’ ingresso in città attraverso Via Grande, la zona perfetta per tuffarsi una colazione di tutto rispetto, nei tipici bar labronici, primo tra tutti il Gran Bar (https://www.facebook.com/granbar.livorno) in cui consiglio una lunga sosta per assaporare gustosi dolci o aperitivi e conoscere il simpaticissimo Paolo!
Penso a Livorno… e inevitabilmente la mia mente raffigura il suo Porto, il Porto Mediceo e la sua parte più maestosa La Fortezza Vecchia, risalente al 1590. Uno dei porti tra i più importanti del Mar Mediterraneo, nato dalla decadenza della Repubblica Marinara di Pisa, è oggi attivo sia per i trasporti cargo che turistici. Dal Porto parte una bella passeggiata Lungomare, case eleganti costeggiano un lungo viale fino ad arrivare a Antignano e a Romito.
Penso a Livorno… e ai suoi storici bagni Pancaldi, alla famosa Accademia Navale, alla bellissima nave Amerigo Vespucci che ha solcato i mari del mondo. Però penso anche alla verdeggiante collina di Montenero, raggiungibile con la funicolare, in cui si trova uno dei Santuari più frequentati d’Italia.
Penso a Livorno… e alle sue Torri costiere che fanno capolino, il Faro, la Torre del Marzocco, la Torre della Meloria… lasciatevi guidare in un tour perdendo la vista all’ orizzonte verso l’ora del tramonto, in una zona marina protetta un tempo luogo della storica battaglia navale tra la Repubblica Marinara di Genova e quella di Pisa.
Penso a Livorno… e al quartiere residenziale dell’Ardenza o alle sue baracchine in cui assaporare frutti di mare e bollicine… anche così ci si “addentra” nell’ anima della città.
Penso a Livorno… mi perdo nei suoi colori, profumi, voci del Mercato del Pesce o del Mercato Centrale da cui si accede anche via mare, unico in Europa con questo tipo di accesso.
Potrei continuare ancora per molto, parlando della Fortezza Nuova, o del Cisternone nato per ovviare alla carenza d’acqua del 1816 oppure potrei raccontare quante religioni si intrecciano in questa città, un melting pot di culture, abitanti, credi, una città che vede convivere simboli architettonici religiosi differenti, dal Duomo, alla Sinagoga, alla chiesa Evangelica Valdese.
Livorno… una città che si ama o si odia, non esistono vie di mezzo! Parlare di Livorno significa anche parlare della “livornesità“ che certamente mette allegria, di buonumore, ma che è difficile da spiegare… è fatta di gesti, di un inimitabile accento linguistico, di modi di fare e detti locali sorprendenti, e proprio questa “livornesità” è il riflesso della vita quotidiana vissuta nella più vera delle maniere, è l’entusiasmo di un popolo che è abituato a lottare e non arrendersi mai, un popolo che scolpisce la sua forza in ogni singola parola pronunciata, in ogni modo di dire, in ogni modo di fare… un popolo che ama la sua città che profuma di Porto, di Pesce, di Storia ma soprattutto di Vita Vera.
“ boia de’…chi un cià vaini un’abbi voglie” (cit. Anonimo livornese)
L’ha ribloggato su fashionrblog.
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Penso a Livorno… alla mia gioventù, al periodo della spensieratezza, ai meravigliosi momenti che mi ha regalato, agli amici che ho lasciato. Chissà, un giorno ci rivedremo e, forse, sarà per sempre…
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Bellissimo pensiero 🙂
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L’ha ribloggato su Alessandria today.
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