Polinesia: il Paradiso esiste

Lontanissima! Semplicemente “dall’altra parte del Mondo!”

p2210921La Polinesia Francese era la parte finale del nostro viaggio di nozze, dopo aver visitato l’Australia in lungo e in largo, arrivarci lo consideravo un sogno! Fin dal momento in cui siamo atterrati, alle 23.00 ora locale, mi son sentita avvolgere da una caldissima e leggera brezza. Il profumo dei fiori respirato sin dall’aereo, perché anche le hostess di bordo li portano nei capelli, si mischia con le musiche dei suonatori e con le ballerine che ci attendono all’arrivo per salutarci con la “hula”, la danza tipica polinesiana. Ballerine adornate di fiori che, con i loro gonnellini svolazzanti fatti di paglia e foglie, ti aspettano dandoti il benvenuto nella loro terra, mettendoti al collo una lunga collana di fiori e tanta allegria. Ecco fin dal primo istante, realizzi che sei approdato in un vero paradiso! Ci accolgono con una festa e non importa se è tardi, non importa se siamo stanchi, nessuno vuol andare al resort per dormire, tutti vogliono star lì a ballare, a gioire e godere dei bellissimi sorrisi. E tutto passa, passa la fatica di un viaggio aereo durato 9h dall’Australia, passa il jet-lag infinito per aver oltrepassato la linea internazionale del cambio di data (guadagnando un giorno rimettendo l’orologio indietro di 24h), tutto è festa!

Come fai a non chiamarlo paradiso, che quando arrivi nel tuo water-bungalow trovi ad attenderti frutta e champagne, che appena ti svegli e metti un piede fuori dal letto tocchi quelle scintillanti acque, che il silenzio è spezzato solo dal suono della Natura circostante.

Sin dal mattino seguente ci tuffiamo nel mare che è poesia, quasi irreale. Un caldissimo clima ci avvolge e la serenità del motu di Bora Bora in cui il tempo si ferma, ti fa conoscere i momenti semplici della Natura. Pian piano abbandoni ogni collegamento con la realtà, con i ritmi frenetici e ti immergi nel puro, totale, infinto relax! Si, perché la Polinesia è fatta per “rilassarsi”. Nient’altro!

Delle isole Polinesiane Francesi abbiamo visitato sia Thaiti che Bora Bora. Il transfer da un’ isola all’altra è stato un vero spasso: il volo dura circa un’ora ed atterra su un finissimo lembo di pista sabbiosa, praticamente in mezzo all’Oceano, preghi soltanto che il pilota prenda bene le misure…! Qui trovi un motoscafo solo per te che ti porta al resort! Wow, viaggiava così veloce che le valige non so come siano riuscite a rimanere a bordo!

Tutto è fragranza di fiori e di mare e capisci quanto distante sei da casa, volgendo lo sguardo ad un mare dai colori sovrannaturali che sembrano dipinti, un Oceano infinito che ci distanzia moltissimo dal continente più vicino. Forse è anche per questo che lo figuriamo come un paradiso, perché è così lontano da farti dimenticare la tua vita quotidiana, perché i colori e gli odori sono ancora incontaminati, perché la gente è serena.

Ed un bel giorno a mio marito viene la brillante idea di fare un’immersione… eh sì grazie… lui ha due brevetti da sub! Ma io? Io ho un po’ di paura ad immergermi, non credo molto nei corsi di “1-ora-e-vai” Quindi l’opera di convincimento di mio marito per farmi immergere ha coinvolto indirettamente tutto lo staff: dai camerieri, agli addetti, ai sub del diving del posto”. Ma si dai è un’esperienza bellissima… non puoi lasciartela sfuggire” mi dicevano! Alla fine mi decido, mi faccio coraggio, mi preparo e sono pronta ad immergermi. Mi mettono uno casco simil-palombaro e scendo con mio marito, un bambino francese di 6 anni con suo padre e la guida sub del diving centre. Chi aveva più paura tra me e il bambino? Certamente io…

Una volta sott’acqua, la spettacolarità dell’Oceano mi si è mostrata in tutta la sua bellezza. Una tra le più belle faune marine mi è passata davanti agli occhi: dai pesci Pappagallo, ai pesci Chirurgo, ai pesci Napoleone, alle Murene e tanti altri. Ma la scena che non potrò mai dimenticare è stata quando una razza mi ha accarezzato la faccia con le sue grosse morbide e vellutate ali. Impaurita sono addirittura caduta all’indietro ritrovandomi seduta sul fondo… ma lei voleva solo giocare… che bellezza! La guida sub mi seguiva da vicino conoscendo i miei timori e l’inesperienza, ma una volta sott’acqua mi sono rilassata perché lo scenario mi ha fatto dimenticare ogni batticuore regalandomi sensazioni uniche e mai provate.

In questo viaggio è stato tutto fantastico! L’accoglienza Polinesiana, le loro delizie culinarie, la Natura di strabiliante bellezza richiamata nei loro disegni, nei tatuaggi, nelle case, nelle insegne e nei vestiti, poiché questo Popolo vive ancora nel rispetto ed in armonia con Madre Terra.

Maeva (“Benvenuto” in Polinesiano)

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